Ucraina-Russia, le notizie di oggi | deceduto reporter di Ria Novosti in un bombardamento a sud di Zaporizhzhia

Ucraina-Russia, le notizie di oggi | deceduto reporter di Ria Novosti in un bombardamento a sud di Zaporizhzhia

Ucraina-Russia, le notizie di oggi | deceduto reporter di Ria Novosti in un bombardamento a sud di Zaporizhzhia


•Reporter di Ria Novosti ucciso in un bombardamento a sud di Zaporizhzhia
•Traffico ferroviario interrotto in Crimea a seguito di attacchi ucraini.
• La Polonia ha convocato l’ambasciatore russo dopo le parole di Putin.
• L’arcivescovo Christophe Pierre, nunzio negli Usa: dopo i colloqui tra Zuppi e Biden si è accesa una speranza.
• Burns sulla rivolta della Wagner: «Ne eravamo a conoscenza».

Ore 18:27 – Ucraina, Ryanair potrebbe riprendere i voli entro l’anno

La Ryanair, la più grande compagnia aerea low cost d’Europa, sta valutando la possibilità di riprendere un piccolo numero di voli per l’Ucraina entro la fine di quest’anno. Lo ha affermato il direttore esecutivo della compagnia aerea, Michael O’Leary, in un’intervista a Interfax-Ukraine. «Ci sono due piani, uno, la guerra finisce e tutto si riapre in un giorno o due – ha spiegato – poi c’è il secondo più versomile in base al quale possiamo inserire un piccolo numero di voli da qui alla fine di quest’anno». Le città interessate potrebbero essere Leopoli e Kiev.

Ore 17:46 – Lukashenko in viaggio verso Mosca: domani l’incontro con Putin

Lukashenko è partito per una visita di lavoro nella Federazione Russa, dove domenica incontrerà il suo omologo russo Vladimir Putin. Lo dice Ria Novosti citando un canale Telegram vicino al servizio stampa del capo dello Stato bielorusso. «Lukashenko è andato in visita di lavoro in Russia. L’incontro dei leader è domani», si legge nel messaggio pubblicato.

Ore 17:35 – Zacharova: «I responsabili della morte del giornalista saranno puniti»

«I colpevoli del brutale massacro del giornalista russo Rostislav Zhuravlev riceveranno la punizione che meritano e anche i fornitori di munizioni a grappolo a Kiev condivideranno la stessa responsabilità». Lo afferma la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zacharova. Tutto indica che l’attacco a gruppo di giornalisti nella regione di Zaporozhzhia non è avvenuto per caso, ha aggiunto la Zacharova, dicendosi consapevole del fatto che gli «organismi internazionali preferirebbero chiudere un occhio sull’odioso crimine contro i giornalisti russi».

Ore 17:28 – Mosca: «L’attacco di Kiev al giornalista non è stato casuale»

Ore 16:30 – IL PUNTO MILITARE | Il Mar Nero come il Golfo Persico per le ispezioni russe alle navi Kiev sceglie il «modello israeliano»

(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Mosca è pronta fermare i mercantili diretti in Ucraina e li sottoporrà ad ispezioni in Mar Nero. La notizia diffusa dall’agenzia Tass racconta come il fronte marittimo resti centrale e sottolinea, di nuovo, i paralleli con quanto avviene nel Golfo Persico, con le azioni iraniane nei confronti di petroliere. Il vice ministro degli Esteri russo Sergei Vershinin, durante un briefing, ha spiegato che i controlli sui cargo sono mirati alla ricerca di eventuali equipaggiamenti bellici, una conseguenza del blocco navale legato alla contesa sul grano: «Dobbiamo essere sicuri che a bordo non vi sia nulla di pericoloso». (…)



Navi russe della flotta del Mar Nero durante un’esercitazione (Ap)

Ore 16:19 – Una donna ucraina uccisa nel bombardamento su Karkhiv

Una donna è stata uccisa a seguito di bombardamenti delle forze russe a Kupyansk, nella regione di Kharkiv, e un uomo è stato ferito nel villaggio di Dvorichna, nel distretto di Kupyansk. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore regionale di Kharkiv, come riporta Ukrainska Pravda. «Il 22 luglio, verso le 11:00, gli occupanti hanno bombardato la città di Kupyansk. L’area di un’impresa privata è stata danneggiata. Intorno alle 13:30, l’esercito russo ha nuovamente bombardato la città di Kupyansk. A seguito dei bombardamenti, un civile di 57 anni è stato ucciso. Secondo i dati preliminari, il bombardamento è stato effettuato con lanciarazzi», recita la nota del procuratore della regione. Successivamente, l’ufficio del procuratore ha riferito che intorno alle 15:00 l’esercito russo ha bombardato anche il villaggio di Dvorichna nel distretto di Kupyan. Un uomo di 60 anni è rimasto ferito ed è stato ricoverato in ospedale.

Ore 16:10 – Ambasciatore russo convocato a Varsavia dopo le parole «provocatorie» di Putin

L’ambasciatore russo in Polonia è stato convocato d’urgenza oggi presso il ministero degli Ester in seguito alle dichiarazioni di Vladimir Putin che Varsavia ha definito «provocatorie». Ieri il presidente russo ha accusato la Polonia di avere «piani di vendetta» e di voler rivendicare i territori dell’Ucraina occidentale, un’accusa ricorrente da parte delle autorità russe. Durante una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale, Putin ha anche sostenuto che le regioni occidentali dell’attuale Polonia sono state «un regalo di Stalin» ai polacchi alla fine della Seconda guerra mondiale. La convocazione dell’ambasciatore russo fa seguito alle «dichiarazioni provocatorie del presidente russo Vladimir Putin, nonché alle minacce e ad altre azioni ostili della Federazione Russa nei confronti della Polonia e dei nostri alleati», ha dichiarato il vice ministro polacco Pawel Jablonski. «L’incontro è stato molto breve», ha dichiarato alla stampa. «I confini tra i nostri Paesi sono assolutamente intoccabili e la Polonia si oppone a qualsiasi revisione», ha detto.

Ieri sera, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha risposto a Putin su Twitter, scrivendo che «Stalin era un criminale di guerra, responsabile della morte di centinaia di migliaia di polacchi» durante e dopo la Seconda guerra mondiale.

Ore 15:04 – La Polonia vieta l’ingresso alla tennista russa Zvonareva

Alla tennista russa Vera Zvonareva è stato rifiutato l’ingresso in Polonia, dove avrebbe dovuto partecipare a un torneo Wta. Ad annunciarlo lo stesso ministero dell’Interno polacco. Secondo il ministero polacco, la 38enne è nella lista delle persone «non desiderate» in Polonia. «La Polonia si oppone fermamente ai regimi russi e bielorussi, non permettendo alle persone che li sostengono di entrare nel nostro paese», ha concluso la dichiarazione polacca.

Ore 14:57 – Biden riceve Meloni il 27 luglio: Ucraina in agenda

Il presidente Usa Joe Biden riceverà giovedì 27 luglio la premier Giorgia Meloni alla dimora Bianca per riaffermare il legame fra Stati Uniti e Italia. Lo afferma la dimora Bianca, sottolineando che i due leader discuteranno dei loro interessi strategici comuni, inclusi l’impegno condiviso a continuare a sostenere l’Ucraina.

Ore 14:45 – Telefonata Zelensky-Stoltenberg: «Mosca usa il cibo com arma. Nato con Kiev per tutto il tempo neceessario»

«L’Ucraina è più vicina alla Nato che mai». Lo ha scritto su Twitter il Segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg in un messaggio dove ha reso noto di aver avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymr Zelensky. I due hanno parlato del ritiro della Russia dall’accordo sul grano del Mar Nero. «Condanniamo fermamente il tentativo di Mosca di usare il cibo come arma», ha scritto Stoltenberg. «La Nato sarà al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario».

Ore 14:38 – Mosca accusa: «Kiev accusa bombe a grappolo contro i giornalisti»

Sarebbero state usate bombe a grappolo nell’attacco costato la vita al giornalista della Ria Novosti Rostislav Zhuravlev, nella regione di Zaporizhzhia. Lo sostiene Vladimir Dzhabarov, primo vicepresidente del Comitato internazionale del Consiglio della Federazione, che ritiene gli Stati Uniti responsabili dell’uccisione del reporter e del ferimento di altri quattro.

«Lo stato di salute degli altri giornalisti è moderato, stabile, non c’è pericolo di vita, vengono loro fornite tutte le cure mediche necessarie», ha detto il ministero della Difesa russo.

Ore 13:55 – Russia, manager deceduto in circostanze misteriose. Aveva 40 anni

Morte misteriosa di un manager in Russia. Anton Cherepennikov, proprietario 40enne della Russian Iks Holding è stato trovato deceduto nel suo ufficio. Secondo fonti ufficiali, la causa della morte sarebbe un arresto cardiaco. Era il proprietario della maggior parte dei sistemi per intercettare i telefoni e archiviare il traffico Internet in Russia. La sua azienda è infatti la più grande in Russia nel settore della sicurezza informatica e dei sistemi operativi-investigativi che da tempo lavora con le forze dell’ordine russe. Cherepennikov ha preso parte allo sviluppo di un sistema di identificazione facciale a Mosca.

Ore 13:12 – Reporter di Ria Novosti ucciso in un bombardamento

Il corrispondente militare dell’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, Rostyslav Zhuravlev, è rimasto ucciso durante bombardamenti ucraini nella zona di operazioni speciali. Lo riferisce Ria Novosti in apertura del suo sito, pubblicando un’immagine del giornalista. Anche il fotografo corrispondente militare dell’agenzia di stampa è stato ferito. Il bombardamento, sembra con bombe a grappolo, è avvenuto nei pressi del villaggio di Pyatikhatki, a sud di Zaporizhzhia, dove un gruppo di giornalisti è finito sotto il fuoco.

Altri quattro giornalisti russi sono rimasti feriti nell’attacco. Lo scrive la stessa Ria Novosti.



Il reporter Rostyslav Zhuravlev

Ore 12:32 – Attacco russo in Donetsk: i morti salgono a 8

Salito a otto il numero di decessi per l’attacco russo condotto contro la regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale. Tra i morti anche un bambino di nove anni e sua sorella di sedici, colpiti a morte nel villaggio di Druzhba, come spiega la polizia locale.

Ore 12:25 – Kiev: «5mila combattenti della Wagner in Bielorussia»

Almeno 5mila mercenari del Gruppo Wagner sarebbero arrivati in Bielorussia. Lo ha riferito il portavoce del servizio di guardia di frontiera statale dell’Ucraina Andrii Demchenko, aggiungendo che il confine con la Bielorussia è sicuro e viene monitorato per ulteriori rischi.

Demchenko ha poi aggiunto che il numero di uomini Wagner in Bielorussia era inizialmente di centinaia, ma altri mercenari sono arrivati in un secondo momento.

Ore 11:49 – Prigozhin registra società per alloggio soldati Wagner in Bielorussia

Il leader del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin ha registrato la società Concord management and consulting in Bielorussia: le informazioni sono state pubblicate sul Registro statale unificato delle persone giuridiche e degli imprenditori individuali gestito dal ministero della Giustizia di Minsk.

L’indirizzo della società è indicato come il villaggio Tsel nel distretto di Osipovichi, dove si trova il campo che fornisce alloggio ai membri del Gruppo Wagner che si sono trasferiti in Bielorussia. L’attività principale della Concord Management and Consulting è la «gestione immobiliare». La Concord ha sede anche in Russia.

Ore 11:40 – La Polonia convoca ambasciatore russo dopo parole di Putin su Stalin

La Polonia ha dichiarato di aver convocato l’ambasciatore russo presso il ministero degli Esteri del Paese dopo le accuse secondo cui le forze polacche avrebbero cercato di occupare parte del territorio ucraino. Ieri il presidente russo Vladimir Putin ha detto che i territori occidentali dell’attuale Polonia sono un dono di Stalin ai polacchi. Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha reagito: «Stalin era un criminale di guerra, responsabile della morte di centinaia di migliaia di polacchi. La verità storica non è oggetto di discussione. L’ambasciatore della Federazione Russa sarà convocato al Ministero degli Affari Esteri».

Ore 11:30 – Colpito in Crimea un deposito di munizioni. Stop dei treni e residenti evacuati

Un attacco ucraino realizzato con dei droni in Crimea ha danneggiato e distrutto alcune strutture e depositi di munizioni. Il traffico ferroviario è stato sospeso nella penisola, a seguito di alcuni attacchi nell’area.

Anche alcune sirene per raid aerei sono suonate in diverse regioni ucraine nella notte di sabato.

Ore 11:17 – Governatore di Belgorod: «Colpito villaggio al confine dalle bombe a grappolo di Kiev»

«Le truppe ucraine hanno colpito con munizioni a grappolo il villaggio di confine russo di Zhuravlevka, nella regione di Belgorod». Lo ha riferito il governatore della regione russa Vyacheslav Gladkov. «Nella regione 21 proiettili di artiglieria e tre munizioni a grappolo da un lanciarazzi multiplo sono stati sparati dall’esercito ucraino contro il villaggio». ha affermato.

Ore 10:44 – Crimea, governatore filorusso: «Kiev ha tentato un attacco con i droni alle nostre infrastrutture»

«Le forze di Kiev hanno effettuato un tentativo di attacco con droni diretto contro le infrastrutture nel distretto di Krasnogvardeisky in Crimea». Lo ha riferito sul suo canale Telegram il governatore della Crimea Sergei Aksenov: «Il nemico ha tentato di attaccare le infrastrutture del distretto Krasnogvardeisky della Repubblica di Crimea utilizzando velivoli senza pilota. I dipendenti del ministero delle Emergenze sono sul posto per affrontare possibili conseguenze. Tutti i servizi di soccorso sono operativi», ha scritto Aksenov.

Precedentemente, e forse non a caso, era stato segnalato il blocco del transito ai veicoli sul ponte di Crimea.

Ore 10:34 – Zelensky: «Pronti a intensificare la controffensiva»

«L’Ucraina sta gradualmente liberando i suoi territori e si avvicina il momento dell’intensificazione della controffensiva. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelenskyy durante il 14° forum annuale sulla sicurezza di Aspen, come riporta Ukrinform. «L’inizio delle azioni di controffensiva è stato ritardato: non volevamo perdere la nostra gente e i militari non volevano perdere l’equipaggiamento. Oggi ci stiamo avvicinando al momento in cui queste azioni possono diventare un po’ più veloci.», ha detto Zelensky.

Il presidente ucraino ha osservato che l’Ucraina ha pianificato azioni controffensive la scorsa primavera, ma non è stato possibile portarle immediatamente avanti «perché mancavano munizioni, proiettili appropriati, armi, personale e addestramento delle nostre brigate su nuove armi». Nonostante il rinvio, sono iniziate azioni di controffensiva e l’Ucraina non si sta ritirando, ma sta gradualmente liberando i suoi territori, ha concluso.

Ore 10:11 – Bloccato il traffico sul ponte di Crimea

Ponte di Kerch chiuso al traffico per via di un’ispezione di controllo dopo i recenti attacchi nell’area. Non sono state fornite delle spiegazioni precise da parte degli agenti di sicurezza dei trasporti circa la ragione della chiusura e a cosa siano finalizzate le verifiche. Lunedì erano decessi due civili a causa di un’esplosione avvenuta proprio sul ponte.



Il ponte di Kerch, che collega la Crimea alla penisola di Taman

Ore 09:47 – Esercito di Kiev: «Attacchi nella notte nel Donetsk: 6 civili decessi e 5 feriti»

Le forze armate russe hanno causato la morte di sei civili residenti nella regione di Donetsk durante i bombardamenti effettuati nella giornata di ieri. Altre cinque persone sono rimaste ferite. Lo ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale Pavlo Kyrylenko su Telegram, come riporta Ukrinform. «Il 21 luglio, i russi hanno ucciso 6 residenti della regione di Donetsk : 4 a New York (N’ju-Jork) e 2 a Druzhba. Altre 5 persone sono rimaste ferite durante il giorno», ha riferito Kyrylenko, aggiungendo che è attualmente impossibile stabilire il numero esatto delle vittime a Mariupol e Volnovas.

Ore 09:38 – Il messaggio di Burns sulla rivolta della Wagner: «Ne eravamo a conoscenza». E il Cremlino ferma i militari critici

(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Il punto militare 517 | Il capo della Cia conferma che gli Usa avevano diversi segnali sulla ribellione. Il destino di Surovikin e l’arresto dell’ultranazionalista russo.

William Burns è uno specialista delle cose russe. Ha conosciuto una realtà spesso impenetrabile ricoprendo la carica di ambasciatore a Mosca. Poi ha ampliato il suo sapere come direttore della Cia. E ora la dimora Bianca, dopo essersi affidata a lui per condurre una diplomazia parallela, ha deciso di inserirlo nel team di governo: carica simbolica, priva di potere formale, ma che ne sottolinea l’importanza e l’influenza nell’amministrazione. È stato lo stesso Joe Biden ad annunciarlo, quasi a ruota di un’analisi interessante del capo delle spie.

Leggi QUI il Punto Militare

Ore 09:22 – Putin minaccia la Polonia: «I suoi confini un dono di Stalin»

(Di Lorenzo Cremonesi) Il leader dal Cremlino sminuisce la controffensiva mentre altri colpi hanno raggiunto i depositi di Odessa.

Vladimir Putin minaccia la Polonia. Non è la prima volta che avviene, specie dopo l’aggressione russa contro l’Ucraina. Lui stesso non nasconde da tempo che le sue mire imperiali riguardano tutti i Paesi che erano nell’orbita di Mosca sino alla fine della Guerra Fredda, e il summit Nato di Vilnius la settimana scorsa lo ha spinto a ribadirle.

Ieri, intervenendo a una riunione del suo Consiglio di Sicurezza interno trasmessa dalle tv nazionali, ha dichiarato che la Russia è pronta a colpire la Polonia «con tutti i mezzi». E ciò in risposta alla postura difensiva assunta da Varsavia, che ha dispiegato nuove unità sul fronte orientale perché preoccupata dall’arrivo in Bielorussia delle brigate della Wagner. Così, il presidente russo ha strumentalizzato le precauzioni militari polacche trasformandole in azioni potenzialmente ostili contro la Bielorussia. «Scatenare l’aggressione contro la Bielorussia equivarrà ad un’aggressione contro la Federazione Russa», ha tuonato, implicando anche il ricorso all’atomica.

Ore 09:20 – Difesa Usa: «Armi nucleari russe a Minsk? Nessun motivo per dubitarne»

L’Agenzia di intelligence della difesa statunitense (Dia) non ha «alcun motivo di dubitare» dell’affermazione del Presidente russo Vladimir Putin secondo cui la Russia ha trasferito un primo lotto di armi nucleari tattiche in Bielorussia. Lo hanno dichiarato alti funzionari della Dia, come riporta la Cnn.

Putin aveva affermato il mese scorso al Forum economico internazionale di San Pietroburgo che le prime testate nucleari erano state consegnate alla Bielorussia. Secondo la Federazione degli scienziati americani, Mosca ha circa 4.477 testate nucleari dispiegate e di riserva, tra cui circa 1.900 armi nucleari tattiche. Non è però chiaro quante di esse verranno inviate in Bielorussia.

Ore 09:05 – Kiev: «Abbattuti 5 droni kamikaze nella regione di Mykolaiv»

Le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto la notte scorsa cinque droni kamikaze Shahed lanciati dai russi nell’Ucraina meridionale, nella regione di Mykailv. Lo ha reso noto la portavoce del Comando Operativo Sud Natalia Humeniuk, come riporta Ukrinform. «Stiamo osservando un maggiore dispiegamento di droni da ricognizione, il che implica che il nemico si è preso una pausa per raccogliere informazioni. Ma anche questa pausa è stata riempita dalle esplosioni degli Shahed nella nostra zona operativa – ha affermato Humeniuk.

Ore 08:57 – Intelligence Uk: «Girkin è prova che le critiche a Putin non sono più tabù»

« Il tabù sulle critiche russe al regime di Putin si è notevolmente indebolito». La conclusione dell’Intelligence della Difesa britannica che commenta l’arresto per estremismo dell’ex alleato del presidente, il blogger nazionalista e militarista Igor Girkin, a lungo critico nei confronti della condotta bellica del ministero della Difesa russo. Come rileva la quotidiana analisi sul conflitto in Ucraina del ministero della Difesa di Londra, «nei giorni scorsi i suoi commenti si sono trasformati in critiche dirette al presidente russo Vladimir Putin e al suo periodo al potere».

Ore 08:30 – Bulgaria invierà 100 blindati, prima volta da inizio guerra Sofia

Il Parlamento di Sofia ha approvato a larga maggioranza, ovvero con 148 voti a favore contro 52 contrari, l’invio di un centinaio di veicoli blindati all’Ucraina. La prima volta dall’inizio della guerra il 24 febbraio del 2022. I Btr di fabbricazione sovietica erano stati acquistati dalla Bulgaria negli anni Ottanta e non erano mai stati utilizzati. «La Bulgaria non ha più bisogno di queste attrezzature, che possono fornire un valido supporto all’Ucraina nella sua battaglia per preservare la sua indipendenza e integrità territoriale» dalla Russia, recita il testo della mozione del Parlamento bulgaro. I socialisti del Psb, eredi del partito comunista che un tempo governava il Paese, si sono opposti alla decisione, così come la giovane formazione ultranazionalista filorussa Vazrajdane (Rinascimento), che ha parlato di «un tradimento e una vergogna».

Ore 08:14 – Attacco russo nel Donetsk: 4 decessi

È salito a quattro decessi e tre feriti il bilancio degli attacchi russi di ieri sul villaggio di New York (N’ju-Jork), nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale. Lo ha reso noto l’ufficio del procuratore regionale, come riporta Rbs-Ucraina. «A seguito del bombardamento, quattro residenti locali sono stati uccisi, i resti dei loro corpi sono stati estratti dai soccorritori dalle macerie di una dimora distrutta», si legge in un comunicato.

Ore 08:03 – Putin trasforma la Guardia Nazionale. Podolyak: «Si ribelleranno a lui, esattamente come la Wagner»

Il presidente russo Vladimir Putin sta trasformando la Guardia Nazionale in un nuovo esercito per uso interno, ma anche questo si ribellerà e punterà le sue armi contro il Cremlino, proprio come ha fatto il inventore del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin: lo ha detto il consigliere del presidente ucraino Mykhailo Podolyak al canale tv United News, come riporta Ukrinform. Podolyak si aspetta quindi un altro ammutinamento dopo quello del 24 giugno scorso, che era fallito.

Ore 07:56 – «Non umiliare Putin»: ora lo dice il capo dei servizi britannici. Che recluta russi (e teme di più la Cina)

(di Gianluca Mercuri) «C», il capo dell’MI6 – corrispettivo britannico della Cia – parla in una rara intervista a Politico: e dice la sua su Putin («È sotto pressione»), la controffensiva ucraina («un duro lavoro»), le prospettive di pace. E la minaccia più grande: Pechino.

Il mito è coltivato sapientemente, conciliando modernità e tradizione. Fino al 1994, l’MI6 ufficialmente non esisteva , perché il governo britannico, semplicemente, non aveva mai confermato la sua esistenza. Ora tutti sanno cosa sia: la sigla sta per Military Intelligence, l’MI6 è l’equivalente inglese della Cia come l’MI5 lo è dell’Fbi.

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Ore 07:49 – Zelensky: «Ponte di Crimea obiettivo militare legittimo»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ritiene il ponte sullo stretto di Kerch, conosciuto anche come ponte di Crimea, un obiettivo legittimo dell’esercito ucraino, «dal momento che fa parte di tutti quegli elementi che nell’area hanno portato la guerra, non la pace, costruito unilateralmente dai russi per soddisfare i propri interessi a danno delle nostre navi che dovevano attraversare lo stretto».

Ore 05:41 – Kiev: russi bombardano 7 centri abitati nell’Oblast di Sumy

Le forze russe hanno bombardato sette centri abitati nell’oblast di Sumy, in Ucraina. Lo riferisce l’amministrazione militare della regione sul proprio canale Telegram. Le comunità prese di mira sono quelle di Nova Sloboda, Bilopillia, Krasnopillia, Esman, Seredyna Buda, Velyka Pysarivka e Shalyhyne. Sono state registrate più di 161 esplosioni. Oltre a impiegare artiglieria e mortai, la Russia ha preso di mira l’oblast con missili e lanciagranate. Non sono state segnalate vittime o danni di grandi entità alle infrastrutture civili.

Ore 03:49 – IL PUNTO MILITARE – Burns sulla rivolta della Wagner: «Ne eravamo a conoscenza»

William Burns è uno specialista delle cose russe. Ha conosciuto una realtà spesso impenetrabile ricoprendo la carica di ambasciatore a Mosca. Poi ha ampliato il suo sapere come direttore della Cia. E infatti la dimora Bianca lo usa per una diplomazia parallela, un ruolo che lo ha portato a dialogare in modo diretto con la controparte.

Intervenendo ad una conferenza ad Aspen, Colorado, il capo delle spie ha parlato della scossa provocata dalla rivolta della Wagner. Per quasi 36 ore quando gli ammutinati lanciavano minacce – è la sua tesi – i massimi vertici della Russia sono apparsi confusi, quasi alla deriva. Una paralisi che ha coinvolto generali, politici e servizi di sicurezza. Lo stesso Vladimir Putin non ha reagito come tutti si aspettavano, è apparso indeciso e questo avrebbe creato interrogativi nella nomenklatura. Eppure i ribelli non sono spuntati dal nulla.

Ore 03:41 – Il cardinale Zuppi sarà presto in Cina: Pechino sarebbe aperta al dialogo

(di Gian Guido Vecchi) Dal Vaticano filtra fiducia: dopo Kiev, Mosca e Washington, la prossima tappa del cardinale Matteo Zuppi, inviato di Francesco per la «missione di pace» voluta dal Papa, sarà in Cina. Che ora la Santa Sede guardasse a Pechino, magari attraverso canali informali, si sapeva. Ma la prospettiva di un viaggio appariva difficile, considerato che il Vaticano e la Cina non hanno rapporti diplomatici formali da oltre settant’anni, quando Mao prese il potere e il nunzio Antonio Riberi fu costretto a lasciare il Paese due anni più tardi, il 5 settembre 1951.

Eppure le cose si muovono, Oltretevere filtra che le autorità cinesi abbiano dato la loro disponibilità al viaggio, non ci sono ancora dettagli ma si sta lavorando per definire un programma e le date possibili.

La Santa Sede spera che l’apertura di canali umanitari possa propiziare trattative di pace al momento impensabili.



Il cardinale Matteo Maria Zuppi

Ore 03:38 – Mosca, arrestato per estremismo il «fuciliere» ultranazionalista Igor Girkin

(di Marco Imarisio) «Hello darkness my old friend…». Sugli account della dissidenza russa girano video beffardi con un suo fermo immagine e l’audio di The sound of silence, la celebre canzone di Simon & Garfunkel.

Lo sapevano tutti che prima o poi Igor Girkin detto Strelkov, che significa fuciliere, sarebbe stato ridotto al silenzio. Ieri è stato arrestato per violazione degli articoli 280 e 282 del codice penale russo, con l’accusa di estremismo e di proselitismo basato su idee estreme. Era altrettanto evidente che quando sarebbe arrivato il momento, nessuno avrebbe pianto per lui. Non è certo di una vittima stiamo parlando, ma di un carnefice.

Ore 02:02 – Zelensky: il ponte di Crimea deve essere neutralizzato

Il ponte di Crimea è un obiettivo per le forze armate ucraine e deve essere neutralizzato perché Mosca lo usa per la guerra. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky all’Aspen security forum, come riportato da Rbc Ukraine. Il capo di Stato ha ricordato che l’obiettivo dell’Ucraina è liberare la Crimea dai russi, in quanto si tratta «di territorio sovrano del nostro Paese e parte integrante del nostro popolo». Allo stesso tempo, secondo Zelensky il ponte di Crimea non è solo una «piccola strada logistica», poiché viene utilizzato dalle truppe russe per ricevere munizioni e militarizzare l’intera penisola.

Ore 02:00 – La Bulgari invierà un centinaio di blindati all’Ucraina

La Bulgaria ha deciso di inviare un centinaio di blindati in Ucraina. Si tratta del primo invio di armi da parte del Paese balcanico finora reticente a fornire direttamente aiuti militari a Kiev a causa dei suoi legami storici con la Russia. Il parlamento di Sofia ha approvato a larga maggioranza (148 voti a favore, 52 contrari) la proposta del governo europeista. I veicoli blindati da trasporto truppe Btr di concezione sovietica, comprati negli anni ‘80, non sono mai stati utilizzati. «La Bulgaria non ha più bisogno di questo equipaggiamento che può invece portare un sostegno pregiato all’Ucraina nella sua lotta per preservare l’indipendenza e la sua integrità territoriale» dagli attacchi russi, recita il testo. I socialisti del Psb, erede del partito comunista un tempo al potere, si sono opposti alla decisione, così come la giovane formazione ultranazionalista filorussa Vazrazhdane (Rinascita) che ha parlato di «un tradimento e una vergogna». Il governo aveva annunciato un pacchetto di aiuti inediti all’Ucraina dopo la visita a Sofia del presidente ucraino Volodymyr Zelensky all’inizio di luglio.

Ore 01:57 – Biden nomina Lisa Franchetti alla guida della Marina degli Stati Uniti

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato che nominerà l’ammiraglio Lisa Franchetti alla guida della Marina degli Stati Uniti, rendendola la prima donna a prestare servizio nello Stato Maggiore. «Franchetti porterà con sé 38 anni di servizio dedicato alla nostra nazione, compreso il suo attuale ruolo di vice capo delle operazioni navali», ha dichiarato Biden in una nota. «È la seconda donna a raggiungere il grado di ammiraglio a quattro stelle nella Marina degli Stati Uniti e, una volta confermata, entrerà ancora una volta nella storia come la prima a ricoprire il ruolo di capo delle operazioni navali e dello Stato maggiore delle Forze armate», ha aggiunto. Franchetti ha prestato servizio su numerose navi. È stata vice comandante delle forze navali statunitensi in Europa e anche in Africa. Nel settembre 2022 è diventata vice capo delle operazioni navali. L’ammiraglio Mike Gilday terminerà il suo mandato quadriennale alla guida della Marina il mese prossimo, ma non è chiaro se Franchetti sarà confermata in tempo dal Senato.



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di
www.corriere.it
2023-07-22 16:16:16 ,

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